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Recensioni: dischi...
BILLY PRICE & OTIS CLAY
"This time for real"
Vizztone Rec. (USA) - 2015
Somebody's changing my sweet baby's mind/I'm afraid of losing you/Going to the shack/All because of your love/Love don't love nobody/I'll never do you wrong/Don't leave me starving for your love/Broadway walk/Book of memories/Too many hands/Tears of god/You got me hummin'
FIONA BOYES
"Box & dice"
Reference Rec. (Usa) - 2015
Juke joint on Moses Lane/I'm a stranger here/Walking round money/Smokestack lightning/Louisiana/Black mountain blues/Mama's sanctified's amp/I done quit/Walk with me/Tiny pinch of sin/Easy baby
In anni recenti l’Australia, soprattutto grazie al pionieristico tramite del chitarrista Dave Hole, che a lungo ha inciso per un’importante etichetta del settore come la Alligator, ha espresso alcuni talenti nel campo del blues. Uno di questi è sicuramente Fiona Boyes. Al pari di Hole devota della tecnica slide, Fiona è stata definita, in passato, come la “gemella cattiva” di Bonnie Raitt. Questa definizione, ancorché, per certi versi, risibile contiene in sé un nucleo di verità. Se la Boyes è sì, come la Raitt, chitarrista slide, cantante e autrice, i parallelismi, a mio modo di vedere, si arrestano tuttavia qua. Fiona Boyes, a differenza di Bonnie Raitt infatti, ha uno stile molto più oscuro e misterioso, profondo ed energico, ma di un’energia esplicitamente sinistra ed evocativa. Inoltre, questo suo ultimo Box & Dice rappresenta un esperimento strumentale che vede salir sul proscenio, oltre alle sue usuali chitarre, alcune artigianali cigar-box guitars (costruite da Shayne Soall della Oz Blues and Roots Music Store) che la Boyes suona utilizzando bottleneck ricavati da diverse piccole bottiglie di liquore e, soprattutto, una rara chitarra baritono National Reso-lectric di costruzione pure artigianale e con un unico esemplare gemello, chissà se “buono” o “cattivo”, al mondo. Il risultato, è questo agile dischetto registrato nella classica e snella formazione a trio, chitarra, contrabbasso e batteria. Fiona Boyes, qui, mescola gli stili e passa magistralmente dal Delta allo swamp al Piedmont blues, dal Texas shuffle alla Chicago post bellica. Non c’è da stupirsi se la Boyes, forte anche del suo robusto songwriting, sia stata nominata per i Blues Music Awards e sia stata la prima donna, nonché prima australiana a vincere, nel 2003, l'International Blues Challenge.
ANTHONY GERACI AND THE BOSTON BLUES ALL-STARS
"Fifty shades of blue"
Delta Groove Rec. (Usa) - 2015
Everything I do is wrong/Fifty shades of blue/Sad but true/Heard that Tutwiler whistle blow/If you want to get to heaven/Don't keep me waiting/The blues never sleeps/Too late for coffee/Diamonds and pearls/Cry a million tears/In the quicksand, again/Your turn to cry/Blues for David Maxwell
Pianista sopraffino e di grande esperienza Anthony Geraci. La sua biografia muove da una formale educazione musicale, conseguente a una precoce attitudine per il piano, acquisita presso il celeberrimo Berklee College of Music di Boston. Da lì, la sua carriera artistica lo ha portato a incidere, prima, con alcuni giganti del genere come Muddy Waters, Big Joe Turner, Jimmy Rogers, Hubert Sumlin e a essere, poi, cofondatore dei Broadcasters del chitarrista Ronnie Earl e dei Bluetones dell’armonicista e cantante Sugar Ray Norcia; band, quest’ultima, della quale fa ancora parte dopo quarant’anni di ininterrotta militanza.
JOHNNY RAWLS
"Tiger in a cage"
Catfood Rec. (Usa) - 2016
Tiger in a cage/Born to the blues/Red Cadillac/Every woman needs a working man/Recless heart/Keep it loose/Having a party/Your love is lifting me (higher and higher)/Southern honey/Lucy/Beast of burden/I would be nothing